Salvatore Frangiamore

     SALVATORE FRANGIAMORE - Pittore

Nacque a Mussomeli il 25 Marzo 1853 morì a Roma nel Febbraio 1915.

Mosse i suoi primi passi all'arte nella sua terra natia che però ben presto nel 1869, lasciò su consiglio del suo protettore e mecenate culturale, Don Giuseppe Giudici.

Grazie a un sussidio del Comune di Mussomeli, nel 1868 poté iscriversi all’Istituto di Belle Arti di Palermo dove frequentò il Regio Istituto di Belle Arti in cui apprese

le prime  nozioni della grammatica del disegno e del colore; dopo un anno di studio preparatorio, e precisamente nel 1869, si reca a Roma dove si iscrisse presso

l’Istituto Superiore di Belle arti, qui continuò lo studio accademico dell'anatomia applicata al corpo  umano dal Vero.
Espose il suo primo lavoro presso la bottega d’arte Datri, un grande Ritratto di Re Umberto, opera oggi collocata nella sala del Consiglio Provinciale di Caltanissetta.
Nell’ambiente artistico romano conobbe certamente le opere di Francesco Podesti, di cui subì l’influenza, ma fu anche sensibile alle novità di Nino Costa e dei macchiaioli.
Partecipò a numerose esposizioni, tra le quali vanno ricordate la mostra della Società degli amatori e Cultori nel 1877, L’Innominato, l’Esposizione Internazionale di Roma del 1883, Un Temporale d’estate e l’Esposizione di Belle arti di Messina del 1900.
Apprezzato soprattutto come ritrattista (Ritratto della Baronessa Costanza Moncada,1977, Caltanissetta, coll. Privata; Ritratto di Don Giuseppe Giudici, 1892, Mussomeli esposto al Municipio nella stanza del Sindaco), si espresse con una tavolozza in cui si fondono sensibilità cromatica e vivacità di tocco.
Pur essendosi trasferito giovanissimo a Roma, mantenne sempre vivi i contatti con la committenza siciliana sia con dipinti di soggetto religioso, sia con soggetti letterari e storici. Della sua produzione paesaggistica va segnalata una veduta del castello di Manfredonia, oggi a Mussomeli presso una collezione privata.


Altre sue opere da ricordare sono:


Temporale d’estate, il padre e la modella, Lettura amena; Isabella Orsini; Monaci in coro; Una partita a scacchi; L’onomastico dello zio cardinale; Il moschettiere, di cui alcune si trovano all’estero, parecchi tra i ritratti si ricordano quelli del chirurgo Senatore Durante; del Barone di San Giuseppe; dei ministri Michele Amari e Gallo; del Senatore Inghileri e del cardinale Guarino. Nell’aula magna del Consiglio Provinciale di Caltanissetta è collocato anche Cicerone ad Enna.

Altri suoi lavori sono conservati a Mussomeli e in collezioni private.

Negli ultimi anni di vita diresse l'Istituto di Belle Arti di Campobasso, solo per un breve periodo date le sue precarie condizioni di salute.

 

Gli amanti

 

 

                 Cicerone che perora ad Enna contro Verre

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Cardinale

 

 

  

                                  La serenata                                                      Uno schiaffo inaspettato

 

                        Corteggiamento

 

 

 

 

 

 

                                    La magia del racconto

     

                                La lettura

                             La recita     Ritratto di Isabella Orsini
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